Oggetto: ricerca fondi per la ristrutturazione di Scuola Materna e Nido
Mi presento: mi chiamo Paolo, ho 49 anni, felicemente sposato e padre di due bambini di 9 e 12 anni, oltre che volontario da più di 27 anni presso la locale ambulanza. Da tre anni sono un componente del consiglio di amministrazione della Scuola dell’Infanzia SS. Innocenti, Ente Morale Privato di ispirazione Cristiana (presieduto dal Parroco), aderente all’associazione Scuole Paritarie Adasm – Fism, presente in Val Brembilla da più di cent’anni, una realtà scolastica sperduta nelle valli bergamasche, distante una ventina di chilometri da Bergamo. In occasione del centenario di fondazione della nostra Scuola dell’Infanzia, è stato presentato un libro dal titolo “Un secolo d’Asilo a Brembilla”, in vendita al pubblico allo scopo di costituire un fondo per la ristrutturazione in previsione di integrare la scuola dell’infanzia con il nido attualmente operante in una struttura comunale separata dal resto della Scuola. Sono stati 100 anni di sforzi e di sacrifici da parte di tutta la collettività, a partire dai temerari parroci, presidenti per statuto, agli industriali e benefattori locali, ai tanti volontari che hanno operato e operano sostenendo la nostra Fondazione, Scuola che segue le indicazioni a livello didattico e burocratico imposte dalla legge, senza però ricevere, in quanto scuola paritaria, tutti i privilegi e le sovvenzioni della scuola statale presenti soltanto dagli anni
sessanta. Anche negli ultimi anni non siamo rimasti a guardare: abbiamo messo a nuovo il refettorio e forniamo pasti non solo ai bambini della scuola dell’infanzia e del nido, ma anche ai bambini della scuola primaria e secondaria quando hanno il doposcuola, tre anni fa il Comune ci ha chiesto di accogliere i bambini del nido e, come detto, da cent’anni ci occupiamo di accudire e impartire le prime nozioni scolastiche, intervallate da momenti di gioco libero e laboratori, fra i quali quello di cucina, di teatro e di inglese. Vista la crisi economica degli ultimi anni, abbiamo cercato di limitare le spese delle famiglie, mantenendo le rette al di sotto della media, in accordo con il Comune con il quale collaboriamo da sempre, allo scopo di essere attenti alle necessità dei bambini e ai bisogni complessivi delle famiglie le quali ci affidano circa 120 bambini, la quasi totalità dei loro figli, anche perché siamo l’unica scuola che accoglie i bambini della prima infanzia della valle. Anche per questo motivo, non c’è stata possibilità di mettere da parte le risorse per poter sistemare il primo piano che, da quando le suore lo hanno lasciato libero, è rimasto inutilizzato e, ora che abbiamo in gestione il nido e un tetto datato a cui mettere mano quanto prima, non abbiamo le energie necessarie per arrangiarci, ancora una volta, da soli. Il progetto di massima esiste già, i progettisti stanno mettendo a punto i disegni esecutivi, ed è stata ipotizzata anche una stima della cifra necessaria per l’esecuzione dell’opera. Chiaramente la cifra è imponente, si parla di 1.000.000 euro, e, pur impegnandoci come scuola con un
modesto mutuo, pur impegnandosi il Comune, il quale come tutti i comuni sono a corto di disponibilità finanziarie per coprire le spese con un impegno pluriennale, e pur impegnandosi le aziende e la gente comune, risulta difficile pensare che da soli possiamo riuscire in un’ennesima impresa. Certo, ci piangerebbe il cuore abbandonare un impegno vitale che portiamo avanti da cent’anni … Noi oggi siamo ben determinati ad andare avanti, ma, per poterlo fare, ora è necessario ristrutturare. Chiedo quindi anche soltanto un cenno di risposta, qualsiasi, sarà comunque ben accetta, per continuare ad andare avanti, oltre altri 100 anni!!! Ricordo che è possibile usufruire degli sgravi fiscali previsti dalla normativa vigente, fino a raggiungere un credito di imposta del 65% (per gli anni 2016 – 2017) e al 50% (per il 2018)! Questo School Bonus rientra tra le novità della Legge 107, istituito il 19 dicembre 2016 dall’Agenzia delle Entrate. Per conoscere i dettagli precisi, visitare il sito http://www.schoolbonus.gov.it. Per conoscere meglio la nostra realtà, visitare il sito www.scuolassinnocenti.it.
Intanto grazie per l’attenzione e, in attesta di un riscontro,
saluto cordialmente.
Buona giornata!!!
Paolo Locatelli
Telefono personale: 349 / 499 58 28
Telefono lavoro: 0345 / 98 440
Mail lavoro: paolo.locatelli@it.indevagroup.com
Dettagli School Bonus
Dal sito:https://www.forexinfo.it/School-Bonus-2017-scuola-paritaria-pubblica-cos-e-come-funziona-credito-imposta
Il Miur ha avviato la campagna istituzionale sullo #SchoolBonus,
il provvedimento varato dalla Buona Scuola che consiste in
detrazioni fiscali in favore di chi fa donazioni alle scuole paritarie e pubbliche.
Ma cos’è lo School Bonus, esattamente? Lo School Bonus è una
delle novità introdotte dalla riforma di Renzi sulla Scuola e prevede
forme di finanziamento volontario a favore di strutture scolastiche da parte di
privati, che in cambio possono godere di agevolazioni fiscali.
Il bonus viene erogato sotto forma di credito d’imposta ed è concesso a chi sceglie
di finanziare
progetti destinati alla realizzazione di nuove strutture, alla manutenzione e riqualificazione
di quelle esistenti e all’occupabilità degli studenti.
Chi usufruisce dello School Bonus ha diritto a un credito
d’imposta al 65% (per gli anni 2016 e 2017) o al 50% (per il
2018) in sede di dichiarazione dei redditi. Lo School Bonus
è previsto anche per
le scuole paritarie: chi iscrive i propri figli a un
istituto privato ha diritto a una detrazione Irpef del 19% per
ogni alunno. Per ottenere lo School Bonus, però, bisogna rispettare determinati
requisiti e regole.
Ecco nel dettaglio in cosa consiste lo School Bonus, chi può
richiederlo e come, e a quanto ammontano le detrazioni sulle tasse.
School Bonus 2017,
come funziona? Detrazioni, importi, limiti e beneficiari
Lo School Bonus è
riconosciuto a:
- persone fisiche
- enti non commerciali
- soggetti titolari d’impresa
Questi soggetti possono effettuare una donazione volontaria a
un istituto a propria scelta, sia statale che paritario. I finanziatori hanno
diritto a un credito d’imposta pari al 65% per il 2016-2017 e
del 50% per il 2018, per un tetto massimo d’importo fissato a 100mila euro per
ciascun periodo d’imposta.
In sostanza il bonus fiscale viene emesso sotto forma di credito vantato nei
confronti dello Stato che verrà scalato nel caso di tasse da pagare.
Il credito è ripartito
in 3 rate annuali dello stesso importo.
Le donazioni liberamente effettuate in favore delle scuole pubbliche o
private devono avere come scopo:
- la
realizzazione di nuove strutture scolastiche
- la
manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti
- il
sostegno a progetti che migliorino o incentivino l’occupabilità degli
studenti
Perché il credito d’imposta sia riconosciuto, le somme devono essere versate su conto con IBAN
IT40H0100003245348013362600 e i versamenti devono essere
effettuati per ciascuna istituzione scolastica beneficiaria in modo
separato.
Nella causale bisogna indicare
questi dati:
1) il codice
fiscale delle scuole beneficiarie
2) il codice della finalità per la quale l’erogazione
viene effettuata
- C1: realizzazione di nuove
strutture scolastiche
- C2:
manutenzione e potenziamento di strutture scolastiche esistenti
- C3: sostegno a interventi che
migliorino l’occupabilità degli studenti
3) il codice fiscale del
soggetto che fa la donazione
I titolari di reddito d’impresa possono utilizzare il
credito d’imposta a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello nel
corso del quale sono state effettuate le erogazioni volontarie, solo ed
esclusivamente in compensazione con il modello
F24. In questo caso lo School Bonus non è soggetto al limite annuale
dei 700mila euro previsti dalla Legge 388/2000.
Le persone fisiche e gli enti che non esercitano attività
commerciali fruiscono del credito d’imposta nella dichiarazione dei
redditi ai fini del versamento delle imposte sui redditi.
School Bonus 2017:
come funziona e perché non convince?
La donazione non viene assegnata
direttamente alla scuola, ma finisce in un fondo creato ad hoc dal
Miur, che suddividerà l’importo nel seguente modo:
- il 90% del finanziamento
va alla scuola indicata
- il restante 10% va
a sostenere gli istituti meno abbienti e collocati nei territori meno
ricchi
Questo passaggio intermedio dall’amministrazione pubblica non convince, in
quanto la burocrazia rallenta i tempi di erogazione e complica la
programmazione degli interventi.
Sin da quando è stato annunciato tra le novità della Buona Scuola, lo
School Bonus di Renzi ha fatto storcere il naso a insegnanti e personale della
scuola. L’iniziativa del Governo, pur essendo interessante e utile alla
comunità scolastica, desta alcune preoccupazioni. In particolare si
teme che ci possano essere “inciuci” e favoritismi tra i
privati che elargiranno i fondi e chi avrà il compito di gestirli
pubblicamente.
Abbiamo visto cos’è e come funziona esattamente lo School Bonus, ma cosa
bisogna sapere sulle detrazioni per chi sceglie di iscrivere i figli alle paritarie?
School Bonus 2017
scuole paritarie: come funziona e a quanto ammonta?
L’articolo 18 della Buona Scuola prevede il bonus anche per le
paritarie, in modo da dare più forza alla libertà dei genitori di iscrivere
i figli all’istituto che preferiscono senza sentirsi “svantaggiati” dal fatto
di scegliere una scuola privata invece di una pubblica.
L’articolo 19 del Ddl Buona Scuola ha poi introdotto la detrazione delle spese sostenute per
la frequenza scolastica nelle scuole dell’infanzia, primarie e
secondarie paritarie per
un importo annuo massimo di 400 euro da studente.
Le detrazioni fiscali per chi manda i figli nelle scuole private, quindi,
restano, e non si tratta di “togliere soldi” al servizio pubblico, ma di
riconoscere alle famiglie che le rette spese per le private sono comunque soldi
spesi per l’istruzione. Ciò su cui punta il Governo è piuttosto eliminare il
rischio che i licei siano dei cosiddetti “diplomifici”, ovvero scuole in cui il
diploma è garantito senza sforzo. Come? Inserendo dei criteri di valutazione
sulla qualità e la validità di quelle scuole.